Camillo Botticini (1965), nasce a Brescia e si laurea nel 1990 in Architettura al Politecnico di Milano con il Professor Sergio Crotti, con cui collabora in qualità di assistente per dieci anni.
Nel 2003 consegue il Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana presso il Politecnico di Milano, con una tesi pubblicata da Clup Milano, dal titolo “Relazioni, Progetto e Identità dell’Architettura contemporanea”.
Insegna Progettazione Architettonica come visiting professor al Politecnico di Milano, allo IUAV di Venezia, alla Facoltà di Architettura dell’Università di Navarra a Pamplona, ed è professore alla UEL di Londra.
Inizia la sua carriera professionale nel 1991, collaborando con Sergio Crotti, Guido Canali e Giandomenico Belotti. Nel 1993 apre il proprio studio omonimo a Brescia, CBA_Camillo Botticini Architetto, caratterizzato da una progressiva apertura nel campo di definizione progettuale, aperta allo scenario internazionale. Tra il 2008 ed il 2014 fonda, con Giulia De Appolonia, lo studio di ricerca architettonica ABDA, acronimo di “Architetti Botticini - De Appolonia e Associati Srl”. Punto di riferimento di CBA nei progetti di architettura è la complessità di un mondo frammentato e versatile: l’interpretazione di tale mondo è sempre diverso e articolato, variabile in base a temi specifici e alle condizioni di contesto. Questo approccio architettonico, oltre ad essere il fondamento di ogni contenuto, conferisce al progetto una lettura non convenzionale, che dipende dalle sempre diverse richieste di funzionalità e di aspetto, e dai molti stimoli provenienti dai paesaggi e dai siti.
Un approccio transdisciplinare, collaborativo tra le differenti competenze, permette di coinvolgere diverse squadre nella pianificazione del progetto: grazie ad una fitta rete di esperti stabilisce frequenti rapporti di collaborazione che lo portano a risolvere ogni problema emergente nel modo più preciso ed esaustivo.
Combinando la ricerca operativa svolta attraverso il progetto con la ricerca accademica presso il Politecnico di Milano, Camillo Botticini ha ricevuto molti premi, soprattutto per le opere pubbliche: tali riconoscimenti dimostrano un attento connubio tra pragmatismo e ricerca nelle fasi di progettazione.
Tra i riconoscimenti, si ricordano il premio nazionale INARCH 2005, il premio speciale alla Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana 2012, e le candidature al premio Mies van der Rohe 2007 e 2014.
La sua grande esperienza nei piccoli lavori pubblici, realizzati prevalentemente sul territorio bresciano, gli ha permesso di tessere una vasta rete di relazioni e di esperienze concrete.
Nel 2016 ha fondato con Matteo Facchinelli ARW_ArchitecturalResearchWorkshop, con l'obiettivo di costruire un laboratorio focalizzato sulla progettazione architettonica e urbana. I loro numerosi progetti realizzati sono pubblicati sulle più prestigiose riviste di architettura nazionali e internazionali.
Tra le sue principali pubblicazioni si menzionano: Relazioni, Progetto e Identità dell’architettura contemporanea, Clup (2005); Mansilla e Tuñón, Testo & Immagine (2002), Urban Strategies, Maggioli (2017).
Camillo Botticini (1965), nasce a Brescia e si laurea nel 1990 in Architettura al Politecnico di Milano con il Professor Sergio Crotti, con cui collabora in qualità di assistente per dieci anni.
Nel 2003 consegue il Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana presso il Politecnico di Milano, con una tesi pubblicata da Clup Milano, dal titolo “Relazioni, Progetto e Identità dell’Architettura contemporanea”.
Insegna Progettazione Architettonica come visiting professor al Politecnico di Milano, allo IUAV di Venezia, alla Facoltà di Architettura dell’Università di Navarra a Pamplona, ed è professore alla UEL di Londra.
Inizia la sua carriera professionale nel 1991, collaborando con Sergio Crotti, Guido Canali e Giandomenico Belotti. Nel 1993 apre il proprio studio omonimo a Brescia, CBA_Camillo Botticini Architetto, caratterizzato da una progressiva apertura nel campo di definizione progettuale, aperta allo scenario internazionale. Tra il 2008 ed il 2014 fonda, con Giulia De Appolonia, lo studio di ricerca architettonica ABDA, acronimo di “Architetti Botticini - De Appolonia e Associati Srl”. Punto di riferimento di CBA nei progetti di architettura è la complessità di un mondo frammentato e versatile: l’interpretazione di tale mondo è sempre diverso e articolato, variabile in base a temi specifici e alle condizioni di contesto. Questo approccio architettonico, oltre ad essere il fondamento di ogni contenuto, conferisce al progetto una lettura non convenzionale, che dipende dalle sempre diverse richieste di funzionalità e di aspetto, e dai molti stimoli provenienti dai paesaggi e dai siti.
Un approccio transdisciplinare, collaborativo tra le differenti competenze, permette di coinvolgere diverse squadre nella pianificazione del progetto: grazie ad una fitta rete di esperti stabilisce frequenti rapporti di collaborazione che lo portano a risolvere ogni problema emergente nel modo più preciso ed esaustivo.
Combinando la ricerca operativa svolta attraverso il progetto con la ricerca accademica presso il Politecnico di Milano, Camillo Botticini ha ricevuto molti premi, soprattutto per le opere pubbliche: tali riconoscimenti dimostrano un attento connubio tra pragmatismo e ricerca nelle fasi di progettazione.
Tra i riconoscimenti, si ricordano il premio nazionale INARCH 2005, il premio speciale alla Medaglia d’Oro dell’Architettura Italiana 2012, e le candidature al premio Mies van der Rohe 2007 e 2014.
La sua grande esperienza nei piccoli lavori pubblici, realizzati prevalentemente sul territorio bresciano, gli ha permesso di tessere una vasta rete di relazioni e di esperienze concrete.
Nel 2016 ha fondato con Matteo Facchinelli ARW_ArchitecturalResearchWorkshop, con l'obiettivo di costruire un laboratorio focalizzato sulla progettazione architettonica e urbana. I loro numerosi progetti realizzati sono pubblicati sulle più prestigiose riviste di architettura nazionali e internazionali.
Tra le sue principali pubblicazioni si menzionano: Relazioni, Progetto e Identità dell’architettura contemporanea, Clup (2005); Mansilla e Tuñón, Testo & Immagine (2002), Urban Strategies, Maggioli (2017).